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PREMESSA:

"Mumble mumble"…

E’ stato più o meno questo il mio primo pensiero dopo aver letto il post di MdM su Screwdrivers; tutto ciò non tanto perché scandalizzato per quanto postato dal nostro giovane AFFASCINANTE redattore in prova (tutt’altro), bensì per avermi indotto a pensare a quella che poteva essere la tematica di un mio eventuale post…

Il verdetto è risultato scontato: Paolo Maldini, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, esempio di correttezza, dedizione alla maglia, umiltà e professionalità, si prepara a fare la sua ultima comparsa alla Scala del calcio; quale circostanza migliore su cui scrivere qualcosa?

PREPARTITA:

Dopo avere acquistato il mio biglietto mercoledì in banca, è un via vai di pensieri (Cosa succederà? Ci sarà solo un giro di campo o qualcosa di più? Il capitano farà forse un discorso di addio? Mah); non nascondo una certa trepidazione mescolata ad una malinconia per un punto di riferimento della mia vita che viene meno (e credo che a questo ci abbiano pensato in molti)…

Alla fine, il momento fatidico arriva: preparato di tutto punto (maglia sponsorizzata Opel Zafira senza nome e numero), mi appresto ad andare allo stadio: il sole letteralmente ti ammazza, sulla metro si sentono riferimenti a Maldini, Berlusconi e compagnia bella, la gente che va allo stadio sembra la stessa di sempre, eppure…

Eppure, già in questi istanti, la sensazione è quella di essere in una dimensione a sé; la partita è sì importante, ma l’attenzione è tutta solo per lui, per un pezzo di storia del Milan che dice addio ai nostri colori; tale consapevolezza appare più marcata una volta arrivato allo stadio…

ALLO STADIO:

Riesco ad entrare allo stadio giusto in tempo per godermi la presentazione delle squadre: l’emozione per l’introduzione del capitano, caratterizzata da un lungo applauso, non ha eguali; aggiungiamo poi una serie di sciarpe con nome e cognome del capitano sventolate all’inizio della partita da tutto lo stadio (praticamente un quasi tutto esaurito) ed applausi scroscianti per ogni pallone giocato dal capitano e comprenderete così come l’atmosfera fosse delle più toccanti…

Volente o nolente, Maldini è l’unica star della partita: perfino i cori ricorrenti allo stadio da parte degli ultras cedono il passo di fronte al nostro gladiatore rossonero quarantunenne; la gente è commossa, sa che le cose, in casa rossonera, non saranno più le stesse, e qualcuno, inevitabilmente, si abbandona a considerazioni su un futuro tutt’altro che roseo…

Io, tuttavia, faccio fatica anche solo a pensare, in quanto schiavo (mio malgrado ma per mia fortuna) di tutta una serie di flashback sui vent’anni e più condivisi con il nostro eroe: ecco quindi passare in rassegna le sue giocate, tutte le coppe sollevate (sia da capitano sia da "semplice" difensore, quando ancora il capitano era il buon vecchio Franz), le sue interviste, sempre pacate e mai volgari…

Il saluto definitivo viene celebrato con un giro di campo a fine partita, un momento in cui TUTTI i tifosi milanisti (ma aggiungerei tutti gli amanti del calcio) si sono alzati per applaudire, in maniera devota e fortemente sentita, una delle ultime bandiere di uno sport sempre più marcio ed attaccato ai soldi; alcuni ultras giallorossi si sono permessi di fischiarlo e contestarlo, ed io, parafrasando una battuta di Daniele Luttazzi, prendo atto della cosa concludendo che il genere umano si divide in due categorie: da una parte i sostenitori di questo giocatore, dall’altra… GLI IDIOTI… (N.B: NON ci sono riferimenti alla polemica con alcuni esponenti della curva sud in quanto, trovandomi dalla parte opposta dello stadio – settore terzo anello rosso – non mi sono accorto di nulla in tempo reale, così come buona parte del pubblico; considerando il fatto che molto è già stato scritto su questa vicenda, non esprimerò le mie opinioni in questo post, il cui unico scopo è riportare le mie impressioni ed emozioni dirette di domenica pomeriggio allo stadio, senza filtri di sorta)

CONSIDERAZIONI FINALI:

A) PAOLO MALDINI:

Risulterebbe davvero impossibile aggiungere qualcosa a quanto già detto sul conto di questo campione; da parte mia, un semplice GRAZIE per tutti i momenti che ci hai fatto passare, belli e brutti…

Non abbiamo certamente affrontato con te situazioni drammatiche come scandali scommesse e retrocessioni, tuttavia i tempi duri non sono certamente mancati; tu ci sei sempre stato, tu, con la tua grinta e voglia di vincere, hai saputo sobbarcarti una squadra impegnativa come la nostra assumendoti appieno ogni responsabilità, e sempre tu, nel 2007, hai saputo sollevare al cielo di Atene quella Champions che ancora oggi resta unica per il senso di RIVALSA contro un trattamento non proprio dei più ortodossi ai tempi di calciopoli; insomma, proprio come il Diavolo che tu hai incarnato nel migliore dei modi, hai saputo SEMPRE risorgere dalle ceneri…

Non saprei davvero stabilire, inoltre, se Paolo sia stato il più grande capitano rossonero di tutti i tempi: i miei 33 anni non mi hanno permesso di godere al meglio di un’altra autentica leggenda quale Gianni Rivera; senza contare poi Franco Baresi, altro esempio di fedeltà alla causa casciavit in momenti ben più pesanti e critici…

Ma, in fondo, è veramente necessario fare paragoni di questo tipo? Per me, molto semplicemente, il nostro numero 3 è stato e resterà uno dei giocatori più importanti della storia del calcio e del club per cui tifiamo; considerazioni su chi sia stato il migliore in quanto a tecnica e/o carisma lasciano il tempo che trovano…

Rammarichi nella carriera di Maldini? Beh, hai voglia anche solo a cercarne, dato il suo curriculum; essenzialmente se ne potrebbero citare due:

1) il mancato Pallone d’Oro;

2) una consacrazione mai avvenuta a livello di nazionale.

Sul primo punto mi rifaccio alla battuta di Luttazzi stravolta qualche riga sopra, mentre sul punto due… c’est la vie… 🙁

Ed ora, la domanda fatidica: chi potrà mai sostituirlo? Ambrosini e Gattuso sono i nomi più accreditati, ma potrebbero davvero sostituirlo in termini di stile, compostezza e fair play? Time will tell, dicono gli anglosassoni; io qualche dubbio ce l’ho (resta inteso che la mia critica NON è rivolta alla passione di questi due giocatori per il Milan, ci mancherebbe altro)…

In definitiva, la mia sensazione è che con Paolone sia finito un certo marchio di fabbrica "made in Milan"; sarei comunque lietissimo se venissi prontamente smentito…

B) FUTURO DELLA SQUADRA:

Maldini ci ha salutato, ma chi, oltre a lui, ci saluterà al termine di questa stagione? La rosa è incompleta e sono necessari dei rinforzi e dei giovani su cui investire; il fatto che oggi sia stato celebrato un giocatore cresciuto nei nostri vivai POTREBBE – azzardo io – invogliare la dirigenza ad investire sui nostri vivai? Almeno secondo me, proprio una brutta idea non sarebbe… 😉

Nell’eventualità dell’arrivo di un nuovo allenatore, tutto quello che mi viene da dire è: il nome non m’interessa, ciò che voglio è un gioco dinamico e veloce, manovre d’attacco sensate ed in linea con le caratteristiche dei giocatori (spiegatemi a che serve avere dei corner se poi NESSUNO sa incornare un pallone), un allenatore che investa sui giovani e che non s’impunti su certi giocatori anche (SOPRATTUTTO) se questi sono fuori forma e che concepisca le due punte, SEMPRE…

Ancelotti, così come alcuni giocatori, potrebbe anche restare: in questo caso, la mia speranza è che tutti coloro che rimarranno sappiano farsi il culo sul campo e negli allenamenti, che giochino SEMPRE con il coltello tra i denti e come se ogni partita fosse la partita della vita; chiunque si limiterà a giocare NEL Milan ma NON PER il Milan, a quel punto, sarà pregato di fare le valigie…

Si può anche non vincere, per carità, ma la cattiveria agonistica e la fame di vittorie che ci ha sempre contraddistinto, beh, quelle DEVONO essere delle costanti nella squadra di cui sono tifoso…

C) LA PARTITA:

Glisserei con un NO COMMENT, ma almeno due cose mi preme dirle:

1) Questa partita mi sembra una vera a propria quadratura del cerchio, nel senso che TUTTE le cose che non mi andarono a genio già dalla prima partita (Milan-Bologna) sono state puntualmente riproposte: difesa allegra, zero tiri in porta nei primi 45′, traversoni verso nessuno, calci d’angolo inutili, gioco lento, COSTANTEMENTE lento, grinta nulla (soprattutto nel primo tempo), incapacità nel gestire un risultato (vittoria o pareggio che sia); certo, poi metti giocatori capaci di cambiare passo, creare più azioni, spostare il baricentro in avanti, peccato però che:

1) si arrivi a fare questi cambi dopo aver regalato un tempo agli avversari;

2) alla fine si perda sempre… 🙁

2) Complimenti alla squadra per aver onorato al meglio (?!), nell’ordine, le 900 partite di Maldini e la sua ultima apparizione a san Siro…

Se pensiamo che lui, ormai ritiratosi, da solo, alla veneranda età di 41 anni, ha saputo sputare l’anima più di ogni altro giocatore di questa squadra quest’anno, permettetemi di manifestare qualche perplessità sulla carica agonistica che potrà (NON) avere il Milan il prossimo anno…

D) VARIE ED EVENTUALI:

1) Che nick si piglierà MdM ora che il suo idolo non giocherà più?

2) Giusto per la cronaca: nella stagione successiva a quella dell’addio di Baresi, il Milan vinse lo scudetto; se vogliamo credere alla cabala… 😉

3) Antonio, ti ringrazio profondamente per avermi permesso di pubblicare il mio post, risparmiandoti così accuse di SOVIETISMO e STALINISMO… XD (dài, scherzo)

Ne approfitto per farti un in bocca al lupo per tutti i malanni che stai avendo… 🙁

159 commenti su “UNA DOMENICA NON COMUNE

  1. …è quel risparmiare che mi fa paura: non tanto sullo stipendio del mister, ma quanto sulla rosa che gli si metterà a disposizione.

    Van potrebbe essere un pò più esigente di leo.

    vacche magre.

  2. quelli che il calcio… ciao kal, beh, se parlavi di musica avrei potuto lasciare un commento, ma così non mi resta che lasciarti un saluto 🙂

    notte

  3. ‘sera… 🙂

    Più che altro, con me entrano NUOVE bloggers… ;))))))

    Chiedetevi se com MdM tutto ciò accadeva… XD

  4. MdM è tutto chiacchiere e distintivo…

    kalu, le bloggers femmine in un blog come questo ci stanno poco. A parte alcune eccezioni… ma Acy che fine ha fatto?

  5. Marcovan, stando alle ultime, Acy sta bene (me lo hanno detto Daniela/Butterfly e Roberto/Hateley sùbito dopo la partita)…

    Sul convincere le donne a restare qui… beh, quando hai ME come redattore tutto è possibile… XD

  6. a proposito di kalu e facebook…sta faccia la vogliamo postare si o no?

    eddai, al limite ti prendiamo un pò in giro, cosa vuoi che succeda…male che vada ti fotoscioppo in un orgia di gay 😉

  7. Kaluu, non farlo!!

    quando ho postato io la foto mi fecero fotomontaggi a morire, a me e alla mia ex haha

    a Marcovan addirittura gli misero la maglia dell’inter addosso… 😀

  8. beh, però un’orgia di gay con le nostre facce sarebbe simpatica, la si potrebbe mettere come header…

    il titolo: screwdrivers…

    e qualche doppio senso col “cacciavite”…è che adesso non mi viene in mente nulla…

  9. Naaaaaaa, la mia faccia è talmente inespressiva… 🙁

    E poi foto di me da postare non ne ho… 🙁

    Prendetemi per quello che effettivamente sono: un puro concentrato di MENTE… XD

  10. La foto in nerazzurro di Marcovan, l’ho fatta io. E gli donava pure!

    Kalunaat, io ti ho sempre immaginato tipo Brandon Lee. Non so perchè! 🙂

  11. Vorrei segnalare che, oltre ad essere un ottimo elemento CATALIZZATORE nei confronti del gentil sesso, i commenti relativi al mio post sono ormai più di 120, contro i 64 di quello di MdM…

    Ora, vabbè investire sui giovani, ma, come sempre, ogni regola ha le sue eccezioni… ;))))))

  12. Enzuccio, quando si dice che ci sono eccezioni alla regola sull’investire nei giovani, il riferimento poteva essere TRANQUILLAMENTE anche a certi giUovani interisti… XD

    Screwdrivers significa “cacciaviti”, anche se io resterò dell’idea che possa anche significare qualcosa d’altro, non necessariamente con una connotazione positiva…

    Se la mia ipotesi sarà confermata, svelerò l’inghippo… ;)))))

    Ed ora, ‘notte a tutti… 🙂

  13. Riecomi sono tronato!

    Son appena tornato a casa dopo cena+festa+scherzo a scuola stamattina… ora toccherà veramente a studiare…

    Beh meglio che vada a fare qualche ora di sonno! Xd

  14. Decisamente meglio bianco su nero.

    Che pettegoli su Wholan 🙂

    @Zio

    Riguardo a Leonardo dovremo aspettare il 31 agosto per giudicare se sarà stato indipendente da Galliani o no nelle scelte di mercato. Anch’io preferirei uno nuovo e fuori dal giro tipo Van Basten però non seghiamolo subito Leonardo se sarà scelto lui..aspettiamo e vediamo..

    @Tex

    Essien per Pirlo?Firmo subito!

    Riguardo a Seedorf, massimo rispetto per Buffa ma poi mi spiegherà come ha difeso bene l’olandese da interno destro nel secondo tempo di Milan-Roma.

  15. 1, il tempo. Il mio commento è rimasto visibile come primo post per un tempo infinitamente inferiore a quello di Kalu!

    Sarei solo chiacchere e distintivo???

    Bene, bene,, 😉 state attenti appena uscite di casa e vedete una panda verde, potrebbe essere piena di esplosivo..

  16. il post di MDM era più “sul pezzo”, tra l’altro.

    Non solo, rispetto ai commenti che a volte scrive, era di un altro livello.

    MDM REDATTORE, SI PUO’ FARE!

    (che gufata pazzesca :-D)

  17. Così la malavita conquista le curve degli stadi d’Italia

    30/05/2009

    Milano – È la sera del 23 settembre scorso. A Milano si tiene un incontro dedicato al tema del tifo organizzato. Tema innocente, oggetto di mille dibattiti. Ma i personaggi che si presentano a quell’incontro fanno suonare più di un campanello d’allarme tra gli investigatori. C’è Christian Mauriello, rappresentante dei Viking bianconeri. C’è Franco Caravita, leader storico della Curva interista. E c’è soprattutto l’uomo cui da mesi carabinieri e Digos dedicano le loro attenzioni. È un imprenditore pieno di soldi, ma è anche un pregiudicato che la Procura di Milano considera legato al mondo della criminalità organizzata. Si chiama Giancarlo Lombardi. È il capo dei Guerrieri Ultras, il nuovo gruppo della Curva Sud del Milan, quelli che hanno spazzato via con la violenza, in meno di tre anni, i gruppi storici: la Fossa dei Leoni, i Commandos Tigre, le Brigate rossonere.

    Giancarlo Lombardi non è un ultrà. È un criminale. Lui e i suoi gorilla hanno preso in mano la Curva non per sostenere il Milan ma per fare i loro affari. Hanno picchiato, ricattato, minacciato. E quella sera di settembre, nell’innocua riunione al consiglio di zona, Lombardi avvia la fase due del suo progetto: estendere la penetrazione criminale alle altre curve. Si parte dalle più grosse, Inter e Juve, ma il progetto di Lombardi è più vasto. Le differenze di tifo non contano. E non contano nemmeno i vecchi rituali ultrà, le alleanze, le regole stabilite nel corso di decenni.

    Al gruppo di Lombardi – secondo le inchieste delle Procure di Monza e Milano – interessa soprattutto fare soldi. E allora bisogna essere in tutti gli stadi, di tutti i colori. Ci riusciranno? «Ingoiare la curva dell’Inter non sarà facile – dicono alla Digos – perché è una curva compatta». Intanto, il potere di Lombardi e dei suoi Guerrieri sulla Curva del Milan ormai è totale. È a loro che si riferiva capitan Maldini quando, pochi giorni fa, disse: «Sono orgoglioso di non essere uno di voi».

    Lo sbarco della «mala» nelle curve è ricostruito dall’indagine chiusa tre giorni fa dalla Procura di Milano con la richiesta di processare Lombardi e altri undici «Guerrieri» per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione». «Sotto la copertura di una sedicente organizzazione di tifosi – scrive il pm Luca Poniz – il metodo scelto dal Lombardi rispondeva a una logica prettamente criminale, del resto coerente con il profilo di Lombardi». Attraverso «un chiaro atteggiamento intimidatorio nei confronti della società Ac Milan, inseriva nei rapporti con il club l’utilizzo di metodologie riferibili alla criminalità comune». Obiettivo, la conquista del potere nella curva e con esso «il potere di gestire una sorta di zona franca dove dietro l’apparenza della passione sportiva si celano molteplici fatti illeciti, non ultimi lo spaccio di sostanze stupefacenti».

    Bisogna partire da queste righe per capire la devastante mutazione di una delle tifoserie più importanti d’Italia. È una storia in cui la passione calcistica entra poco. C’entra, di sfrido, la politica più estrema: Lombardi e il suo pard Giancarlo Capelli verranno visti in prima fila ai funerali del bombarolo nero Nico Azzi. E c’entrano soprattutto i rapporti con la criminalità. Attraverso il braccio destro di Giancarlo «Sandokan» Lombardi: quel Luca Lucci che compra cocaina dalla gang più violente di Milano, e che fornirà l’auto con cui verrà assassinata l’avvocatessa Maria Spinella, rea di avere maldifeso i boss sotto processo.

    Chi si mette di traverso alla conquista della curva viene sprangato. A uno, Leonardo Avignano, va peggio: lo gambizzano una sera a Sesto San Giovanni. Terrà la bocca chiusa, e Lombardi e gli altri verranno prosciolti. Ma le intercettazioni lasciano spazio a pochi dubbi: «Quando ci avete voglia di farvi i cazzi vostri fateveli da soli, avete capito o no? Mi dovete mollare, finish. Penso di avere già subìto» dirà Avignano in una telefonata.

    Il Milan è vittima quasi sempre silente delle pretese dei Guerrieri. «Lombardi incarica Tieri Claudio di adoperarsi presso la società stessa per instaurare suddetto canale, non esitando a instaurare modalità delittuose. Tale mezzo è palesemente funzionale al disegno volto a ottenere il predominio in curva». Telefonata intercettata fra Tieri e Lombardi: «Se no il pullman non va in giro» «Bravo il prossimo giro glielo blocchiamo, se non ci incontrano, dopodiché blocchiamo il pullman dei giocatori e le altre cose».

    Racconta uno degli addetti alla biglietteria Milan: «Minacciavano se le loro richieste non fossero state prese in considerazione di poter causare disordini allo stadio sia tramite lancio di torce in campo che con scontri con gli altri gruppi interni alla curva già in occasione di Milan-Brescia valida per la Coppa Italia». Il 24 novembre 2006 Tieri telefona alla responsabile della biglietteria Milan: «La torcia che così ogni tanto si accende ci fa prendere 22.500 euro di multa, allora pensi che ne vogliamo accendere un centinaio». «Un centinaio?» «Glielo dico francamente, non abbiamo problemi a portare dentro le torce». Pochi giorni prima Tieri aveva parlato con un altro della banda: «Se ’sti merda invece di pagare le multe ci girano un po’ di soldi non sarebbe mica male». «Come fanno alla Lazio che non pagano le multe ma pagano gli ultrà, pagano e basta». Il solito Tieri riassume così al suo capo Lombardi il contenuto di un’altra conversazione con gli uffici del Milan: «Gli ho detto chiaro: voi non credete di cosa siamo capaci e noi ve lo dimostriamo, solo che poi voi non dovete venire a dire “i tifosi ce l’hanno con la società”. Noi vogliamo farci i cazzi nostri».

    E durante Milan-Lille di Champions, «Sandokan» viene intercettato mentre dall’esterno del «Meazza» scandisce i tempi del lancio dei fumogeni col solo obiettivo di fare scattare la sanzione contro il Milan: «L’arbitro ha scritto» «Allora basta».

    Per come in questi stessi giorni lo sta analizzando la Digos milanese, è il primo capitolo di un fenomeno nuovo: la malavita che dà l’assalto alla curva. C’è Lombardi, imprenditore in Ferrari ma «con numerosi precedenti penali per rapina, lesioni, estorsione, tentato omicidio mediante l’uso di armi da fuoco». C’è Lucci, che viaggia con Lombardi quando la Stradale gli vede lanciare un pacchetto di coca dal finestrino. C’è Mario Diana «un criminale capace di intimidire gli ambienti della tifoseria milanista». Sono loro i nuovi padroni di San Siro.

    Luca Fazzo – Il Giornale

    ma non li si può fermare?

    hanno nomi e cognomi, ma ci vuole tanto per entrare in casa loro e farli fuori a fucilate?

  18. Milan (4-3-1-2): Dida; Zambrotta, Favalli, Maldini, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Flamini; Seedorf, Kakà; Inzaghi.

    perdiamo 4-0

  19. Zio, ricordati che devi offrire da bere anche a me.. 😉

    Detto questo,se la formazione è quella e il Milan riesce ad arrivare terzo offro da bere a tutti..

    Lancio una nuova campagna…

    ANCELOTTI CAVATI DAI COGLIONI

  20. Mi sembra chiaro che Ancelotti non si fidi di Pato nelle partite che contano, la domanda è: perchè?

    La risposta io non la trovo.

    Betis, caspita, porta pazienza ancora per poco, che da lunedì Ancelotti non sarà più sulla nostra panchina!:-)

    Paolo.

  21. zio, questi sono criminali.

    Spero solo che questi articoli escano DOPO che gli investigatori han già fatto le loro indagini, o si rischia di bruciarne il lavoro.

    Ovviamente se riuscissero a penetrare pure nella curva dell’Inter, che già non mi piace per altri motivi, spero siano accomodati quanto prima a s.vittore i diretti interessati… in quella bianconera mi sembrava di aver letto tempo fa che già le cose non vadano benissimo (eufemismo)…

  22. cazzo, betis mi costerebbe un capitale in birrette et simila, ma per pirlo-essien va bene.

    detto questo, essien non arriva e noi si arriva 4°.

    dal “se andiamo a -2” al “se perdiamo siamo 4°”.

    male,male,male.

  23. Zio, non oso pensare alla tua faccia se dovesse segnare il biellese.. 🙂

    Ma forza e coraggio.. albero di natale e Pato in panca.. vai Tortello.. stupiscici ancora..

    Buona serata ragazzi… vado al solito festino di laurea.. 😉 bevo per dimenticare gli aborri tattici di Tortello.. 🙁

  24. Eden Hazard miglior giovane della ligue 1 in francia. Belga ha esordito a 17 anni in ligue 1 e nella nazionale belga. In odore di Milan, anche se ci sono sopra l’Arsenal e l’inter.

    Volevo sapere se qualc’uno lo ha mai visto giocare.

  25. ancora lo stesso post? si batte la fiacca…

    MDM ne avrebbe già scritti tre, sudando sempre nella stessa maglietta.

    😀

  26. La storia è beffarda, perchè a volte se ne va via tutta insieme

    Oggi sarà, molto probabilmente, l’ultima partita di Carlo Ancelotti.

    Carlo, nonstante sappia già il suo destino, ci vuole lasciare con un obiettivo netto, delineato e preciso: l’accesso diretto alla Champions.

    Dopo settimane in cui “diremo il futuro ad obiettivo raggiunto”, siamo arrivati al momento topico.

    90 Minuti che in ogni caso segneranno la nostra storia prossima e futura.

    90 minuti che in caso di accesso diretto alla Champions, ci accrediteranno almeno 20 Milioni di Euro nel C/C.

    Ma, quali saranno le conseguenze se, come sembra ormai sicuro, Carlo da Reggiolo se ne andrà?

    Probabilmente il mister emiliano si porterà con sè i due giocatori che più di tutti ha valorizzato, quelli che si sente di aver scoperto, i suoi pupilli: Pirlo e Seedorf.

    Quello che è certo è che domani in ogni caso con l’addio VERO al calcio di Maldini un grosso pezzo di Milan se ne andrà, che sia Carlo,Clarence, Andrea o Paolo.

  27. Sarasà, hai visto il commento numero 149?

    Potrebbe TRANQUILLAMENTE essere un post se Marcovan Volesse no?? 😉

    Vado A Mangiare ciao a tutti!

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