Il Milan delle vittorie con l’Atalanta in casa e fuori, della vittoria col Cagliari al Meazza o che lascia sfogare la Lazio all’Olimpico per circa un tempo per poi punirla inesorabilmente, che ha la meglio di misura sulla Fiorentina soffrendo per ottanta minuti dopo il vantaggio e che non demorde mai fino a spezzare le reni ad un buon Lecce solo oltre la zona Cesarini, ecco,con questo Milan abbiamo imparato ad avere confidenza quest’anno e così capita di espugnare di misura il campo di una delle squadre più in forma del campionato, il Chievo, senza strafare ma con carattere, umiltà, spirito di sacrificio e determinazione, da squadra operaia. Mostrare un volto diverso, più proletario, per una squadra dotata di grande tecnica individuale in più di un elemento è segno che il gruppo è unito e disposto a snaturare le proprie caratteristiche pur di raggiungere l’obiettivo della qualificazione diretta in Champions League, e il gruppo sa che con questo risultato l’allenatore attuale rimarrà al timone, quindi il gruppo segue sostiene e sa ancora ascoltare Ancelotti nonostante i sette anni e più dello stesso sulla panchina rossonera, da coloro che giocano sempre o quasi titolari a quelli che vengono chiamati per un quarto d’ora nel finale tutti rispondono presente e tutti lavorano per l’unico obiettivo, tutto il gruppo si sente considerato ed è anche per questo che un Dida dimenticato riesce a risultare determinante di nuovo così come un Ronaldinho da ultimi venti minuti risulta per la seconda volta consecutiva importante, il tutto mentre Beckham siede per la seconda volta consecutiva in panchina senza battere ciglio.
La partita era iniziata con una novità tattica, l’Ancelotti fissato con l’albero di Natale secondo alcuni e poi passato alle due punte ora riproponeva il 4-2-3-1 risultato vincente nell’ultima parte di Milan-Lecce di domenica scorsa con Pirlo ed Ambrosini davanti alla difesa, Inzaghi unica punta e tre trequartisti dietro a lui e cioè da destra a sinistra Seedorf, Kaka e Pato. In fase difensiva erano ovviamente il nostro numero 7 ed il centrocampista olandese a ripiegare in mediana componendo un classico centrocampo a quattro in linea. Ritmi lenti dei nostri in fase di possesso, scarso movimento senza palla che non permetteva a Pirlo di liberare i suoi ispirati suggerimenti e imprevedibilità garantita come al solito da estemporanee accelerazioni di Pato, unico in grado di creare superiorità numerica saltando l’uomo ma tuttavia piuttosto fumoso e poco pericoloso. Senderos soffriva la velocità di Pellisier nell’uno contro uno e questo costringeva lui ed il suo compagno di reparto Favalli a stare bassi per paura di essere sorpresi dal più classico degli schemi: lancio lungo per Bogdani, spizzata per Pellisier e difesa rossonera infilata in velocità.
In questo quadro poco esaltante, come nelle favole, due brutti anatroccoli si trasformano in cigni, cigni per caso o cigni per un giorno poco importa: Dida si ricorda di avere tolto una Champions League agli juventini mentre Seedorf torna improvvisamente decisivo come gli è capitato in più di un derby. Il primo tocca impercettibilmente d’istinto un colpo di testa di Pinzi deviandolo sulla traversa, parata d’istinto, di riflesso, parata che non ti aspetti ma è solo l’antipasto del ritorno di Pantera Nera che coi rossoneri già in vantaggio a poco più di dieci minuti dalla fine si ripeterà di piede su Colucci. Parata ancora più difficile, già a terra e spostato tutto sulla sua sinistra d’istinto blocca di piede il tiro basso del centrocampista clivense diretto alla sua destra e salva il risultato. E il Maradona di Paramaribo? Un lampo nel buio al minuto otto della ripresa grazie alla preziosa collaborazione di Jankulovski ed Inzaghi infila Sorrentino con un rasoterra imprendibile, prima e dopo il niente o meglio il remake del solito film horror a cui ci ha abituati, avete presente no? Palle perse, lentezza esasperante, dribbling regolarmente fermati, passaggi che illuminano l’allenatore avversario, etc etc..ma si sa..le partite di calcio sono film il cui finale non è mai scritto e capita anche che il più odiato degli attori diventi eroe per un giorno.
In tutto questo il secondo posto torna a portata di mano ma paradossalmente non è un bene perché chi ci avvicina alla squadra bianconera è quel Genoa che battendola ci sta sempre col fiato sul collo, una cosa non ho capito, ma Buffon ormai ha deciso di prendere tre gol a partita? Ripeto la domanda scomoda, ma non era meglio con Manninger in porta? Un Inter incapace di tenere un doppio vantaggio in casa contro il Palermo e raggiunta dal pari si laurea virtualmente Campione d’Italia perché chi la insegue(o pensava di poterla inseguire) si è fermata ad un punto nelle ultime due partite..ma si sa..ogni volta che Cobolli Gigli nomina la parola Scudetto a Torino sanno già che devono avere del ferro a portata di mano.
Ah, ultima cosa miei cari lettori, sapete che è un tema a me caro..chi ha fatto meglio sabato tra Ronaldinho e Kaka? Appena entrato il fuoriclasse di Porto Alegre il Milan è riuscito a tenere più palla e a guadagnare metri grazie alla sua capacità di rimanere indenne ai tentativi di pressing avversari e soprattutto alla sua personalità e sicurezza tra le linee. Non notate anche voi che il nostro numero 22 tende a nascondersi? Se Kaka perde accelerazione e progressione diventa un giocatore quasi normale, mi auguro che la recuperi un giorno.
29 commenti su “L’AREA DEL MILANOSOFO – CIGNI PER UN GIORNO”
I commenti sono chiusi.
post condivisibile, tranne l’ultimo paragrafo
dinho non mi è sembrato trascendentale, ha si tenuto palla, ma da lui ci si potrebbe aspettare qualcosa in più, come da kaka.
Io invece sono d’accordo su Kakà. In questo momento Dinho mi sembra più in palla. Vorrei però vederlo almeno per una sessantina di minuti. Può reggerli?
Per il resto post come sempre preciso. Tranne che per una definizione: “eroe per un giorno” riferito a Clarence. Gioca spesso male, anzi ultimamente sempre. Ma quasi sempre nelle vittorie del Milan c’è il suo zampino.
è la specialità di ancelotti lasciare in panca quelli in forma e far giocare i morti di sonno.
Una cosa mi chiedo: galliani e i galaxy hanno fatto un estenuante braccio di ferro per becks, alla fine l’abbiamo spuntata noi, david resta con noi fino a fine stagione…
…da quel momento, beckham non ha più giocato.
quando è il caso di dire “mah”
In effetti è vero. Boh? Vedremo alle prossime se è normale turn over.
buonasera gentaglia 😉
non commento il post perchè non ho visto la gara.
grande alduccio nell’esternare la sua perplessità su Beckham.Mi chiedevo la stessa cosa e mi chiedo anche Ronaldinho quando inizierà a giocare per 90 minuti. In effetti converrete che al Milan quest’anno succedono cose alquanto strane.
marcovan, scusa, turn over per cosa? V’è rimasto solo uno stracc… ehm…uno straLcio di campionato da giocare ormai. mezza dozzina di partite o poco più.
vi auguro solo di non arrivare secondi altrimenti l’antennista e il nanopelato sarebbero capaci di trasformare il secondo posto in una grande vittoria e con la scusa che il Milan è più forte dell’Inter direbbero che moralmente il titolo è del Milan.
terzi va più che bene.
larssen, ancelotti è incasinatissimo…
su dinho, penso che lo tenga fuori per far giocare kaka, e qui son d’accordo con lui, è ricky che va recuperato, dinho non andava manco comprato.
su beckham invece non capisco come mai sia finito in panca, a fare la riserva di seedorf…
ottima l’osservazione sul turn-over, non mi stupirei se fino a fine stagione puntasse su 11 giocatori, lasciando ammuffire tutti gli altri.
E che ne so? Turn over, pessime condizioni oppure scelta tecnica. Se Becks sarà in campo nelle prossime giornate vorrà dire che si è trattato di una di queste tre cose. Se non ci sarà mai più fino alla fine vorrà dire che qualcosa di strano c’è stato. Ma fino ad allora…
tornato festa sono..
Bouna notate a tuttti e froza Mialn
Non sot molto bnen..
Buongiorno gentaglia 😉
vorrei fare la domanda del secolo:
ma, dato che gli acquisti ultimi del Milan sulla carta erano fortissimi e nessuno può dire il contrario, chi compreranno o dovrebbero comprare l’anno prossimo?
per questo credo che rimarranno sia Ronaldinho che Beckham e non è detto che Shevshenko dopo tre anni di vacanza non si faccia anche il quarto ancora a Milano.
scusate se ripeto sempre la stessa osservazione ma vedo che dopo tre anni, anzi quattro, di non risultati in Italia, Ancelotti sia l’allenatore meno criticato in assoluto fra quelli delle grandi.
Mourinho (prima Mancini) poi Ranieri, Spalletti, ogni tanto vengono messi in discussione (Mourinho sempre, anche quando vince) mentre il carletto invece…
Kakà lo vedo moscio, se continua così perde il 50 % della sua pericolosità.
larssen, non serve sapere IL NOME da comprare.
serve trovarne uno la cui utilità è innegabile e da quel qualcos ache manca alla squadra.come è stato flamini, ma anche beckham.
sheva se ne andrà ancora a londra credo. ancelotti probabilmente lo seguirà, li le critiche non gliele risparmiano. qui si perchè dallo spogliatoio milan non fanno uscire niente, l’ultimo credo sia stato shevchenko a far casino, poco prima che se ne andasse..
POST condivisibile in tutto. E IN TUTTO CONDIVISO.
ricki, caro giovane amico, il punto è proprio questo: chi farà il,anzi i NOMI?
Ancelotti non credo, avete detto sempre che lui nomi non ne fa.
Li farà Galliani? ma non vedo l’antennista in grado di capire assai di calcio. Marsiglia docet.
Berlusconi? ora ha altro a cui pensare e comunque non lo vedo all’altezza.
Leonardo? allora tanto vale fargli fare l’allenatore.
Braida ? mah…dubito.
certo che è un bel casino…
Larssen carletto è il meno criticato delle grandi perchè ha vinto 2 coppe e 2 coppe non si dimenticano per una-due stagioni di medio livello.
Sulla campagna acquisti tutto si può dire tranne che sia stata fallimentare, infatti la campagna acquisti di questa estate ci ha portato 12 punti in più rispetto all’anno scorso.
Ultima cosa: non vi è sembrato che i compagni di squadra remino contro Shevchenko? Mi spiego meglio lui fa movimento, si smarca ma non gliela passano oppure gliela passano solo quando è mal posizionato.
larssen, aldilà del fatto che si potrebbe discutere se sheva e senderos siano fortissimi, al milan servono giocatori utili.
buffon è fortissimo, ma all’inter non serve, perchè ha julio cesar…il milan non deve fare ste cagate qua.
Ho notato adesso quello che ho scritto sta notte al 1.15 appena tornato dalla festa del mio amico..
Beh, un insulto alla lingua italiana dettato sopratutto dall’alcool.
Chiedo venia…. spero che questa faccenda non intacchi la mia candidatura a redattore di Screwdrivers.. ahah ;=)
@diavolo,
infatti io mi riferivo ai risultati del campionato.
se è per questo anche Mancini veniva criticato malgrado i record su record e i 97 punti conquistati più coppeitalia e supercoppe.
non credo che i milanisti si accontentino di due coppe (la seconda laciamola stare perchè non era un campionato ma solo due partite di cui una con iraniani o giapponesi, non ricordo bene) per poi arrivare per il quarto anno consecutivo dietro l’Inter.
@alduccio,
io mi riferivo a Ronaldinho, Flamini, Beckham e Shevshenko (almeno sulla carta). li vogliamo confrontare con Obinna? Muntari ? Mancini? Quaresma? tutti e quattro assieme hanno portato all’inter poco più di zero.
Larssen, le due coppe cui Diavolo faceva riferimento sono Champions League (2003-2007). Ferguson ne ha vinte due, Lippi, Mourinho, Capello, Benitez, per citarti i nomi più accreditati, ne hanno vinta una sola. Carletto è meno discusso di altri per questo e nessun altro motivo.
@ marcovan,
basta mettersi d’accordo. Diciamo che quando vince(va) carletto era bravo, ora che non vince più, anzi, che il Milan fa figure non tanto edificanti è bravo uguale? qualcosa non torna…
se sei bravo lo sei sempre oppure puoi essere bravo per determinate competizioni tipo le coppe cioè preparare bene la partita singola mentre non sei in grado di battere le ultime della classe in casa e sei indietro la stessa capolista da quattro anni dopo 38 gare.
Io credo che la verità sia la seconda.
Ripeto: per il materiale umano che gli è stato rifilato Carletto sta facendo MIRACOLI. Se lui chiedeva da tre anni una punta di peso e gli rifilano Ronaldinho che cazzo deve fare…
Il fatto che abbia fatto 16 punti in piu dell’anno scorso è un miracolo..
Larssen, fammi il nome di un allenatore che vince tutti gli anni. Fammelo e ammetterò che hai ragione.
mdm, gli comprano flamini(su sua richiesta) e lo mette in panca, a fare da riserva al peggior pirlo di sempre;
gli comprano beckham e lo mette in panca: a fare l’ala destra ci mette seedorf;
gli comprano pato(dopo la sua supervisione), e dopo un infortunio, nno rientra più in squadra.(la scorsa stagione)
gli comprano antonini e fa giocare un esterno di centrocampo in difesa
sarà anche vero che non hanno preso adebayor, ma di cagate ancelotti ne ha fatte a gogò, altro che miracoli.
cazzo serve comprare giocatori nuovi se poi giocano sempre i suoi aficionados?
@marcovan, credo che alduccio abbia risposto più che esaurientemente.
anche Sonetti non vince una mazza ogni anno o Cosmi o Ulivieri, e allora? io non sto giudicando Ancelotti che reputo un bravissimo allenatore, sto solo dicendo che non riceve la stessa quantità di critiche degli altri. tutto qui.
non mi dirai che ha ricevuto più critiche di Mancini pur avendo quest’ultimo vinto scudetti e coppe e avendo stabilito record ormai ineguagliabili. ogni settimana mancini era sottoposto a processo, anche se aveva vinto 3-0.
a quanto pare L’impressione di quanto sto affermando non è solo mia.
mi pare che Capello, tanto per fare un nome, vinse di più in meno tempo, o sbaglio?
Capello, l’allenatore che ho amato di più dopo Nereo Rocco aveva uno schiacciasassi. Quando tornò gli misero in mano una picozza, arrivò 11°…
L’allenatore conta il 10%, non di più. Il suo compito è non far danni, ottenere il massimo da quello che ha. Siamo certi che un Benitez sarebbe lassù a giocarsela con l’Inter?
Molti non hanno capito una cosa: io non difendo Carletto perchè penso che sia infallibile, non lo è. Lo difendo perchè noto che si attacca lui perdendo di vista gli errori ben più decisivi ed evidenti commessi da altri.
beh, marcovan, io non sono attento e severo alle faccende Milan come alduccio ma non mi dirai che alcune scelte di Ancelotti non lasciano un attimino perplessi. e poi il fatto che si sia intestardito con Seedorf mi sembra più che evidente.
Altra cosa: da chi non è messo in discussione Carletto? Dalla stampa? Ma se lo danno partente ogni venti secondi… dai tifosi? Ma se ormai la maggior parte di essi chiede la sua testa… suvvia.
Larssen io non avrei cambiato l’intercontinentale con il campionato l’anno scorso per il semplice motivo che erano 14 anni che non la si vinceva.
I 97 punti di mancini lasciano il tempo che trovano poichè fatti in un campionato anomalo, tanto è vero che l’anno successivo non riuscì a ripetersi.
A preparare le partite di campionato non ci vuole poi molto. Il Milan ha fatto una squadra quasi imbattibile sulla partita secca, perchè deve essere così. L’inter per vincere il campionato ha rinunciato all’ambizione europea, costruendo una squadra di tasso tecinco nettamente inferiore a Milan e Juventus ma con quella fisicità che garantisce continuità.
Basti guardare come si è vinto: il Milan nel 2004 vinceva il campionato dopo aver battuto 4 volte la Roma seconda, aver vinto 2 derby e vinto 3-1 a Torino, insomma nettamente la più forte tra le big. L’Inter non da questa sensazione di superiorità quando gioca contro una big, però da la garanzia di risultato contro le piccole proprio per il dominio della fisicità sulla tecnica. Ma questa cosa appena si esce dai confini italiani la si paga.
@marcovan, mi riferivo alla stampa perchè dei milanisti stufi di Ancelotti ne conosco a tonnellate. Darlo partente non significa criticarlo.
@diavolo.
tutto condivisibile ciò che dici tranne il discorso sul campionato anomalo. Mancava solo la juve e al massimo avrebbe potuto portar via 6 punti. ne resterebbero altri 91 che sono sempre un record difficilmente battibile. Io ho visto tutte le gare dell’Inter, dalla nascita della pay TV e posso dirti che nessuna squadra mi ha dato l’impressione di scendere in campo e farsi da parte,caso mai raddoppiano l’impegno per il gusto di batterla, nemmeno e soprattutto l’anno del campionato “anomalo” il Milan per primo si battè alla morte contro di noi.
alla prossima, gentaglia 😉
Larssen
“Campionato di basso livello” e “Milan che pensava solo alla CL” ti suona meglio?
E comunque persino con quei 97 punti l’inter non dimostrò di essere meglio della Roma nel confronto diretto ma dovette festeggiare “a distanza”
E se non lo criticassero perchè è evidente che non lo merita? Sennò perchè? Perchè con il Milan sono tutti più buoni e con Mancini e l’Inter sono sempre tutti brutti e cattivi immagino…