115 4 minuti 16 anni

La Nazionale ha gettato al vento una vittoria già in saccoccia. E’ vero, l’arbitro tedesco Stark, scarso quasi quanto il famigerato Moreno, c’ha messo del suo trasformando un nulla assoluto nella rapidissima espulsione di Pazzini. Però a due minuti dal termine si vinceva, farsi uccellare così è stato da polli, per di più proprio a beneficio della diretta rivale per la corsa al primo posto nel girone. Detto questo, la situazione è ancora buona, e un Trap qualificato ai mondiali sudafricani come uno dei "migliori secondi" mi farebbe molto contento. Principalmente perchè il Trap è il Trap, e poi – dando per scontata la qualificazione di Don Fabio – perchè alla fase finale parteciperebbero ben tre tecnici italiani. E che tecnici!

La tentazione di dedicare l’intero post al "prezzemolino" Mou è stata fortissima, lo ammetto. Sono riuscito a resistere, evidentemente la guarigione dal Virus-Mou è alle porte (la mia, quella dei media è ben lontana). Tuttavia un paragrafo mi dev’essere concesso, dai virus non si esce in quattro e quattr’otto.
Fantastico show del Mou da Chiambretti. Veramente, quell’uomo è formidabile. E informatissimo: a Pierino la Peste che lo incalza ricordando il flop-Quaresma ribatte informandosi sull’altrettanto catastrofico esito ai botteghini del film girato dal comico. Imperturbabile – o quasi – di fronte alla gnocca che gli viene sventolata sotto il naso a più riprese, il portoghese più popolare d’Italia non si fa mancare neppure la stoccatina all’indirizzo di Carletto (e ti pareva?), riuscendo ad inserire la disastrosa finale di Istanbul in un discorso totalmente diverso. Sono sempre più curioso di sapere che cosa gli abbia fatto Carletto.
Il Mou, nella sua sempre più crescente antipatia, si è comunque confermato conversatore godibilissimo e sincero. Ha addirittura ammesso di aver detto "quelle cose" alla squadra in occasione della sconfitta di Bergamo. E sono certo che non vedeva l’ora di dirlo, non si pensi che il tipo possa lasciarsi sfuggire qualcosa inavvertitamente, specie di fronte alle telecamere.

L’Argentina di Maradona ha beccato sei pere dalla "temibile" Bolivia. E’ impensabile che una squadra che schiera gente come Messi, Mascherano,Tevez, Zanetti possa subire una batosta del genere. Beh, no, a pensarci bene uno dei giocatori elencati un’esperienza simile l’aveva già vissuta.

Carletto ha incontrato Galliani e successivamente (o precedentemente, non so) ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky. Da entrambi gli eventi non traspare praticamente nulla. Segreto assoluto per quanto riguarda il primo, solita tiritera a sopracciglione sollevatissimo durante il secondo. La Gazza ci lavora sopra di fantasia: Chelsea e Real, Kakà che seguirà Carletto nella sua nuova avventura. Tutto da prendere come sempre con le molle, ma qualcosa nell’aria c’è. Non so cosa di preciso, ma la sensazione è che stavolta i detrattori di Carletto possono iniziare i festeggiamenti. O almeno i preparativi. Ma come la mettiamo se Kakà decide di seguirlo? Organizzare festa e funerale nello stesso giorno sarà un’impresa…

115 commenti su “UN PO’ DI TUTTO

  1. MdM,

    le bandiere sono coloro che rimangono sempre nella stessa squadra. nemmeno Rivera era una bandiera perchè proveniva dall’Alessandria, lui, alessandrino di nascita. La bandiere sono Bergomi, Maldini, Costacurta, F. Baresi, B. Baresi, Facchetti, Zanetti, Mazzola. nemmeno Burgnich e Picchi lo erano perchè a fine carriera emigrarono, come Lodetti per esempio.

    Lo potrà essere Pato,o Kakà, in futuro Santon, nemmeno più Giovinco lo potrà più essere.

  2. Beh il primo governo Berlusconi è caduto grazie al voltafaccia di Bossi…

    Il primo governo prodi è caduto e invece che andare alle elezioni come legge democratica impone hanno continuato imperterriti a governare (male) sostituendo di volta in volta le figurine con la complicità di quel gaglioffo di Oscar Luigi Scalfaro.

    Vai a rivederti le cronache di quei giorni bui.

  3. Tex, io non ho votato per nessuno. Mi limito solo ai fatti e i fatti dicono quello che ho scritto. Le motivazioni ci saranno, non lo dubito, quelle che tu citi sono giuste, come il voltafaccia di Bossi (che però guarda un po’ è poi convenuto avere come alleato di nuovo).

    ****Berlusconi è stato sconfitto due volte non da Prodi, ma dalla dabbenaggine degli italiani.****

    permettimi una cosa: com’è? quando gli italiani votano per berluska sono bravi, quando votano per Prodi non lo sono.

    strano concetto di democrazia, questo….

    argomento per me chiuso, chiedo scusa a marcovan per gli OT.

    riparliamo del topic.

    quest’anno il MIlan mi sembra il regno dei “vorreimanonposso”

    Berlusconi che vorreimanonposso fare rivoluzioni (non conosco bene i motivi, forse soldi, non saprei)

    galliani che vorreimanonposso decidere nulla perchè decide il boss

    Ancelotti del vorreimanonposso suggerire acquisti perchè decide la Società.

    se continua così non se ne esce più.

  4. *****Domanda con Bonera al posto di Maldini quanti gol in meno avremmo preso??! *****

    bella domanda ma da girare ad Ancelotti 😉

    qualcuno in meno sicuramente, però.

    comunque quest’anno avete avuto fra le tante traversìe anche un po’ di fortuna nel trovare un Maldini che si è fatto quasi tutte le gare non come l’anno scorso, un Pato fortissimo in netta crescita e spesso decisivo, un Inzaghi pronto al momento giusto, un Beckham non certo decisivo ma molto utile. Se anche queste quattro certezze fossero venute meno allora davvero stareste lottando per l’intertoto.

  5. Rivera proveniva dal vivaio dell’Alessandria, ma ha vestito la maglia del Milan per 20 anni, è sempre stato il parafulmine della squadra e ha sempre messo la faccia nelle questioni importanti in campo e fuori. Il capitano più grande, che forse ne baresi ne maldini possono avvicinare. Anche perchè, nel perfetto Milan dal punto di vista societario di Berlusconi e Galliani Rivera avrebbe giocato forse 1000 partite con la fascia al braccio. Ricordo che ai suoi tempi i presidenti rossoneri sono stati elementi di bassa lega, come Felice Riva, Albino Buticchi, Felice Colombo (che portò il Milan in B). Fatte le dovute proporzioni, Rivera secondo me è molto più di una bandiera…

  6. letta solo ora una domanda di marcovan di ieri:

    marcovan io ho solo due avatar,

    nessuna bandiera britannica.

    questo l’ho scelto solo per il costume dell’individuo raffigurato. fosse per me lo manderei a raccogliere banane nel Togo invece di sparare cazzate (è il caso di dirlo) sui preservativi.

    bene gentaglia,

    vi saluto caramente e vi rimando cortesemente al mio commento di ieri pomeriggio dove affermavo che domenica non vedrò partite perchè fuori sede. la mia assenza quindi non sarà legata al risultato dell’Inter.

    cfr.

    #31 16:29, 02 aprile, 2009

    Forse riuscirò a vedere la fine di Milan Lecce.

    sai che goduria! ;).

  7. a volo…

    Ok Tex, mettiamola così: Rivera (talento immenso, uno dei pochi milanisti che ho sempre ammirato e rispettato) è stato la bandiera del Milan ma avendo iniziato a giocare con l’Alessandria è stato una bandiera rossonera con una macchiolina grigia (colore della maglia dell’Alessandria) in un angolino 😉

    ciao Tex, buona domenica.

    gone.

  8. Uffh…quanta roba. Mi limiterò a rispondere a Larssen, che è quello che mi ha chiamato più volte in causa.

    “Mi vergogno di avere un presidente del consiglio così. se fossi milanista mi vergognerei due volte.”

    Della parte milanista non ci vergognamo. Per due motivi: 1) la Presidenza del consiglio non è una carica prevista nell’organigramma dell’AC Milan. 2) S.B. non l’abbiamo scelto noi, il Milan se l’è comprato.

    Della parte pubblica semmai si dovrebbero vergognare tutti gl’italiani, anche gl’interisti che l’hanno votato. Sempre ammesso che ci si debba vergognare, qui si entra nel campo dell’opinione personale.

    “Ancelotti sbaglia a non imporre le sue decisioni.”

    Ancelotti, a torto o ragione, ritiene che l’allenatore è un dipendente che deve sottostare alle politiche aziendali, e che se la cosa non lo soddisfa può anche andare a lovorare altrove. Cosa che assai probabilmente farà. Se non l’ha fatto l’anno scorso (torno a ricordare l’abboccamento estivo col Chelsea) è perchè probabilmente non se l’è sentita di piantare baracca e burattini all’improvviso oppure è stato convinto a restare con argomenti che magari gli hanno toccato qualcosa che col portafoglio ha poco a che fare: il cuore.

    “chi vorresti che in tre anni fosse venuto al Milan?”

    L’ho detto mille volte: non faccio nomi, non sono uno scout. Voglio giocatori che servano alle esigenze tecniche della squadra e che possano consentire all’allenatore qualche anno di tempo per farli crescere tutti assieme. Se sostituisci degli ultratrentenni con dei coetanei questo non è possibile, e costringi l’allenatore ad affidarsi a coloro che conosce meglio. Pato è un singolo giocatore, io ragiono in termini di gruppo.

    “speriamo che marcovan non legga altrimenti saranno… cavoli tuoi…”

    Marcovan legge tutto, ma non per bacchettare i contenuti su cui non è d’accordo, ma soltanto perchè ha una paura fottuta che questo blog diventi un concentrato d’insulti fra utenti di fedi sportive diverse. A tal proposito devo dire che sono orgoglioso del comportamento di ciascuno di voi… 😉

    Quanto ai difetti di Carletto come allenatore: ne ha, e tanti, come tutti gli allenatori. Ma secondo me non sono quelli che gli vengono attribuiti ora che dispone di una squadra oggettivamente inferiore a quelle che la precedono in classifica.

  9. Menomale che si sono io che grazie alla mia immensa saggiezza riesco a portare i livelli di educazione del blog ai massimi.. hehe

I commenti sono chiusi.