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Due post consecutivi dedicati al sulfureo Mou. Tranquilli, non sono ossessionato da lui, nè sono stato pervaso dal virus di cui i media italiani paiono ineluttabilmente afflitti, ma siccome il soggetto chiacchiera assai, è abbastanza arduo ignorare le sue ormai quotidiane esternazioni. E poi, fra una stilettata e l'altra, fra una baruffa dialettica con gli addetti ai lavori e l'altra, questo tizio, nel momento in cui decide di parlare seriamente di pallone,  dimostra di possedere una notevole chiarezza d'idee, e attributi non da poco.

Qui c'è poca roba, ma sulla Gazza cartacea ho letto la sua intervista per intero, la quale è assai interessante. La riassumo in breve: questo rompiballe portoghese, oltre ad aver informato Moratti che la Pinetina sarebbe da ristrutturare perchè così com'è non è di suo gradimento, gli ha detto chiaro e tondo quali sarebbero i suoi progetti tecnici per il futuro, allo scopo di migliorare una squadra che, si badi bene, è già forte e sta dominando il campionato italiano da tre anni. Niente di fantasmagorico, sia chiaro. Soltanto qualche semplice concetto che un grande Club dovrebbe mettere in pratica ogni qualvolta ve ne fosse necessità, ovvero quando la baracca è ancora sana ma denuncia qualche scricchiolio un pò qua e un pò là. Ogni riferimento ad altre società è tutt'altro che casuale.

Le vie del Mou sono soltanto due: tre o quattro giovani di valore da affiancare a Santon e Balotelli, nella consapevolezza che vincere nell'immediato sarebbe molto più arduo; oppure quattro giocatori già affermati. Punto. Semplice ma nel contempo efficace. La prima opzione secondo me è quella che l'attizza di più, la seconda è –  sempre secondo me – una provocazione. Come dire: ti faccio spendere poco ma abbi pazienza, oppure fai ciò che credi, spendi una barca di soldi col rischio di non vincere un tubo comunque. Vi sarebbe anche una richiesta che comprenderebbe entrambe le vie: rosa più ristretta, per consentire ad ogni giocatore di sentirsi importante.

Questo, a casa mia, si chiama progetto serio. Vedremo che cosa risponderà Moratti, che a dire del Mou sta ancora tentando di capire (eppure non mi sembra così complicato, a meno che non gli abbia parlato in portoghese). Speriamo che Massimo s'incazzi a fronte di tanta presunzione, lo esoneri e poi faccia di testa sua. Per noi sarebbe la soluzione migliore.
 

60 commenti su “LE VIE DEL MOU

  1. Mah, in tanti avevano perplessità anche su Sacchi.

    Forse adesso muorigno, al Milan fallirebbe, perchè il Presidente ha perso l’entusiasmo e predicherebbe nel deserto. Però avrei voluto vederlo, in altri tempi……….

  2. Costacurta,……… la sua fortuna sono stati Baresi, Tassotti ed il vero Maldini!

    Con quelli, potevo farlo anche io, lo stopper…..

  3. ‘giorno… 🙂

    A me Costacurta non dispiaceva affatto, come uomo d’ordine in difesa ci stava benissimo…

    Inoltre non lo dimenticherò mai per quello splendido salvataggio in Roma-Milan del nostro ultimo scudetto… 😀

  4. Costacurta aveva una gran dote: la velocità. Di gambe e di pensiero. Per il resto era un difensore normalmente buono. Sadyq, secondo me lo sottovaluti.

  5. Può darsi, ma io ricordo molte sue cappellate, salvate in estremis dal Franz. Buono ma molto inferiore agli altri tre!

  6. e della buca presa da Costacurta quando sbagliò quel rigore che vi costò la coppa intercontinentale non vi ricordate?

  7. E dei due rigori che sbagliò Beccalossi che vi costarono l’eliminazione in coppa non ti ricordi? Eppure il becca è stato fior di giocatore…

  8. un’eliminazione ci può stare, buttare un’intercontinentale mi pare un po’ peggio…

    chiedere a Terry del Chelsea come si sente quando pensa a Mosca.

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