Un Milan cinico e sfigato. Cinico perchè abbiamo rischiato pochissimo e ottenuto il massimo dal gioco prodotto, sfigato perchè abbiamo perso l'unico portiere degno di tal nome in modo stupido.
Contro l'Atalanta eravamo stati egualmente poco spettacolari e ne avevamo messe tre, ieri addirittura cinque. Pare che questa squadra si stia specchiando alla perfezione nello spietato, incredibile e bizzarro personaggio che è il suo anziano centravanti. E non è un caso che, in una situazione del genere, il sottovalutato Flamini stia venendo fuori prepotentemente facendo una legna che forse pochi hanno notato, e che Becks si metta in luce più per lo spirito di sacrificio e la grinta piuttosto che per gl'illuminanti lanci a pescare qualcuno che si vede apparire come per magia dal bordo del televisore.
Dello spettacolo, al tifoso importa soltanto se esso è supportato dai risultati. Dei complimenti di stampa ed avversari non gl'importa nulla, al tifoso. A lui, per essere felice, sono sufficienti due o tre fiammate del suo giovane fenomeno brasiliano (dopo un primo tempo anonimo), la straordinaria concretezza di un attaccante come Superpippo (300 reti fra i pro) e lo spirito di sacrificio del resto della squadra.
Nel Manchester avevo avuto modo di notare ed ammirare la disponibilità di mostri sacri come Giggs, Scholes, Rooney e talvolta del grandissimo C.Ronaldo a sputare i polmoni per ripiegare, o ad accettare senza mugugni apparenti il turn-over imposto da Sir Alex. Vorrei che per le partite che ci restano il Milan ci facesse vedere le medesime cose, con le dovute proporzioni ovviamente, sto parlando della miglior squadra attualmente al mondo. Lo Spice Boy, provenendo da quella realtà, sta dimostrando che anche un trequartista, specie se non in grande giornata, può rendersi utile in diverse maniere, tipo aiutare il centrocampo quando ce n'è necessità. Non so se Seedorf sia mai stato così disponibile o abbia saputo farlo con la stessa efficacia dell'inglese.
Kakà si è esibito in una fugace apparizione, ha sbagliato un gol che pure il Blissett dei tempi peggiori avrebbe infilato ad occhi bendati, poi è uscito zoppicando. Pare non sia nulla, quindi mi aspetto il suo ritorno all'ultima giornata, visti i precedenti. La difesa e Dida non sono stati molto impegnati – per fortuna -, ma secondo me Abbiati avrebbe non deviato, bensì bloccato il tiro del solito rompiscatole Maccarone, e non avrebbe battezzato alta la palla che poi è invece andata a schiantarsi contro la traversa. Forse sono io troppo prevenuto nei confronti del portiere brasiliano, ma ieri avevo la pessima sensazione di giocare a porta vuota.
Le altre. L'Inter non c'interessa più da tempo, e forse nemmeno la Juve. Abbiamo sei punti sulla quarta a dieci giornate dalla fine, il terzo posto possiamo ormai perderlo soltanto noi. Buon risultato, migliore dell'anno scorso, quindi è lecita qualche critica moderata ma nessuna esagerata lamentela. Purchè Adrianone non voglia farci credere che questa è stata una stagione trionfale: i risultati del campo si accettano seppur a denti stretti, le balle un pò meno.
114 commenti su “300”
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Materazzi potrebbe sostituire Maldini per almeno 5 anni ancora…
Beh come presenza prettamente fisica anche io ed alduccio potremmo sostituire Maldini ma Materazzi lo consiglierei a Gino il Macellaio allegro
dici che dovrebbe far coppia con Nedved? per me il ceko è superiore come macelleria applicata.
pare che l’antennista voglia convincerlo a giocare ancora un anno. ha chiesto a Favalli di chiamarlo e convincerlo.
MDM, se putacaso (e spero di no) un giorno dovesse arrivare Maxwell, benedirai il momento che ha varcato la soglia di Milanello, altro chè!
Riporto in totò: e chiedo venia per la prolissità
“sono giunto alla conclusione che l’unica via per far ripartire un grande ciclo vincente anche senza l’iniezione di fondi da parte di altri soci, è arrivare quinti in questo campionato.
Arrivare terzi per cosa? Le parole pesano come pietre. Galliani: “dobbiamo cominciare a camminare solo con le nostre gambe. E’ chiaro che se la crisi riduce gli utili dell’azionista di maggioranza, ci sono meno risorse per il Milan”. Arrivare terzi con immense fatiche, per ritrovarci poi con tutte le stesse facce, gli stessi problemi, e solo con un Thiago Silva e qualche altro ritocchino in più?
La nostra rosa costa uno sproposito, in valori assoluti, e in relazione ai risultati sportivi raggiunti. Ecco la classifica del monte-stipendi per la stagione 2008-09, pubblicata a gennaio dal corriere della sera:
1) Milan e Inter 120 milioni di euro;
3) Juve 115
4) Roma 65
5) Fiorentina 37
6) Genoa 35
7) Napoli 29
8 ) Palermo 28
9) Lazio 27
10) Torino 25
11) Samp, Cagliari e Catania 20
14) Bologna 19
15) Siena 18,5
16) Lecce 18
17) Chievo e Udinese 14
19) Atalanta 12,5
20) Reggina 11,4
Dove andremmo l’anno prossimo (per non parlare degli anni a venire) con questa stessa rosa confermata in blocco, Thiago Silva, e altri ritocchini low cost? Dice ma in Europa noi ci facciamo cmq sotto, dna da coppe ecc ma dove??? Da 2 anni usciamo agli ottavi prima e ai sedicesimi poi.
E allora rimescoliamole queste carte, come dicevi tu nell’editoriale. Quinto posto lo so, vuol dire per prima cosa cessione di Kakà, e già il cuore sanguina. Ma ad un pallone d’oro 26enne non puoi chiedere di far parte di questo nuovo progetto, senza contare che non ci potremmo proprio più permettere il suo ingaggio faraonico. Vorrebbe anche dire addio al blocco storico: Pirlo, Seedorf, giocatori che farebbero fatica a trovare motivazioni per andare avanti. Quinto posto vorrebbe anche dire, è chiaro, addio a Carlo Ancelotti.
E allora ripartiamo da lì: è la scelta più coraggiosa, ma l’unica che ci può salvare.
Un nuovo allenatore, giovane, che punti sui giovani. Prandelli, se come sembra si libera da Firenze, o sennò Spalletti, per non parlare di Van Basten, che ama lanciare i giovani, e al quale nessuno chiederebbe di vincere subito.
Si riparte da Alexandre Pato, e attorno a lui si va a costruire una squadra coi migliori giovani pescati in giro per l’Europa e il sudamerica. Non sarebbe necessaria quasi nessuna spesa da parte della società, solo i soldi dalle cessioni di giocatori come Kakà e Pirlo, sono sufficienti per prendere 8-10 giovani ultrapromettenti. E bisogna poi tener conto che Kakà costa alla società 18 mln di euro all’anno (lordi), Pirlo 11 mln, mentre ai suddetti giovani daresti contratti infinitamente inferiori, risparmiando a lungo termine cifre da capogiro.
Si riporta alla base Gourcuff (con un Prandelli sono sicuro che avrebbe molte più chances di sfondare), Abate dal Torino che sta facendo molto bene, Paloschi dal Parma. Si da fiducia a giovani della pirmavera come Michelangelo Albertazzi. E nei ruoli chiave, invece di andare a cercare i superbig come Adebayor, punti sui loro eredi. Un esempio, Gomis del Saint-Etienne: giovane giocatore dalle caratteristiche simili ad Adebayor, che sta facendo più gol di quelli che faceva Drogba in Francia alla sua età.
E’ un rischio certo, come sempre quando punti sui giovani. Ma Gourcuff dietro Pato e Gomis è un attacco che potrebbe anche sfondare. Classe, velocità e potenza, ad un costo infinitamente inferiore rispetto all’attacco attuale. E così negli altri reparti, seppur con qualche punto fermo già presente come Abbiati, Bonera, Thiago Silva, Antonini, Gattuso, Flamini, Ambro se si risolve la grana-rinnovo, Borriello e appunto Pato.
La società dovrebbe solo fare un discorso serio ai suoi tifosi: “per i prossimi 2-3 anni l’obiettivo sarà il terzo posto, poi se arriverà qualcosa di più tanto meglio. Fra 3 anni torneremo ai livelli che ci competono”. Basta con la teoria che il bel gioco si fa accatastando stelle e stelline, ritorno all’idea Sacchiana per cui il bel gioco prescinde dal valore contrattuale dei giocatori, ma è legato solo alla compatibilità deli stessi fra di loro, in un progetto ben studiato, coerente, logico, costruito con la forza delle buone idee, attraverso giocatori ancora affamati e smaniosi di dimostrare. Basta con le frasi alla “abbiamo già vinto tutto”, ma una ricetta seria per tornare presto a vincere.
Nel frattempo in questi 2-3 anni di attesa e crescita, ricostruisci il nostro settore giovanile. Dai giovanissimi alla primavera, con una rete di osservatori più fitta e con più investimenti, come auspicato tempo fa da Paolo Maldini. E chissà che fra 3 anni non ci troviamo in squadra anche noi dei Marchisio, De Ceglie, Giovinco, Santon, Balotelli. I successi delle giovanili sono indici importanti della salute di un club.
La gente capirebbe: io mi sentirei molto più preso in giro sentendo quest’estate “con Agger e Thiago Silva siamo a posto così, possiamo vincere tutto”. Invece con una squadra nuova, fresca, giovane, nuovo modulo, nuovo gioco, anche andare allo stadio con delle ambizioni temporaneamente minori, potrebbe essere meno straziante di quanto si pensi, tutt’altro. Senza contare che se una squadra che parte per arrivare prima arriva terza, nessuno vieta per legge ad una che parte terza, di arrivare prima.
Ci vuole coraggio, ma è la strada migliore per uscire dal pantano, continuare a dimenarci nelle nostre contraddizioni e nei nostri problemi destinati a rimanere irrisolti, ci farebbe solo andare a fondo. “
Mamma mia!!!
Ho fatto una battuta su Calciopoli e guarda che putiferio ho scatenato… 😉
La ripeto: Io accetto i verdetti di Calciopoli (anche quello che ha permesso al Milan di vincere la settima però), ma quando ci saranno gli sfottò su chi ha vinto di più o di meno, interisti, occhio all’asterisco. Fa parte del gioco… 😉
Enzuccio, al #90, ha detto una roba che oltre a farmi spanciare come sempre quoto in pieno.
Però la penso anche come Kalu.
Ma se questo maxwell è così bravo, dategli quello che vuole e tenetevelo. Che ci vuole? Mica avete problemi di moneta voi!
Anche perchè ogni anno partono ad handicap. C’è il potere mediatico, sono costretti a fare due squadre fortissime…
Il punto focale è proprio li: da noi Maxwell fa panchina perchè c’è di meglio, da voi invece giocherebbe titolare anche se infortunato…
beh…con mancini maxwell ha sempre hiocato e anche bene mi sembra….se venisse al milan nn mi dispiacerebbe certo nn è un fenomeno ma è un ottimo giocatore, soprattutto gioca in un ruolo in cui noi abbiamo bisogno!
Saranno tempi d vacche magre, sentite le parole di Galliani. A lui basta arriare ad un piazzamento Champions. Con buona pace di tutti, niente competitività nazionale.
Tex, si sa che la società ha ormai questo orientamento. Io preferisco la filosofia descritta nel #105 da MdM (a proposito, la fonte?), quindi non sono d’accordo con Galliani. Da anni ormai.
non si dicono mai le fonti! 😉
E che è? La CIA?